la foto di paak

Ero titubante e indeciso nel parlare di me. Non tanto x la paura di espormi: vedo su questo sito, su altri, e fuori, nella vita reale, ragazzi e ragazze che hanno problemi fisici ben più gravi dei miei.

Eppure sento in loro il coraggio e la forza di vivere una “vita normale” fatta di amicizie, di sport, di socialità e di affetti che io faccio fatica a trovare. E questo, da una parte, mi fa sentire un “normodotato” rispetto alle loro difficoltà e, dall’altra parte, mi fa essere un “disadattato” rispetto ai “normodotati”. Io che ho “solo” un’atassia cerebellare, patologia progressivamente invalidante che mi impedisce di deambulare bene e mi fa perdere spesso l’equilibrio (anche da fermo) oltre a crearmi problemi con la coordinazione motoria.

Non è stato sempre così: ricordo che da bambino correvo (male, ma correvo!), poi con l’adolescenza ho iniziato ad avere i primi problemi ed ora che ho quasi 51 anni riesco a camminare solo x brevi tratti (altrimenti mi stanco) appoggiandomi a persone o cose, o con una stampella.

Ah, a proposito mi chiamo Paak – è il nome che mi ha dato Osho, quando più di venti anni fa andai nel suo ashram in India – e x me questo nome ha più valore di quello di battesimo, ed abito a Salerno.

La foto che potete ammirare l’ho fatta qualche anno fa: ero in Sicilia ed ero innamorato di una donna che poi col tempo ha capito che era meglio stare con un “normale” che con un “handicappone”…..La mia paura è tutta lì: la paura del rifiuto, di non essere accettato, di non valere e quindi di non essere amato.

Questo mi limita molto nelle relazioni con le donne: è diventato difficile “trovare” una donna che sappia amarmi per quello che sono e non x quello che (non) riesco a fare…..

E poi, comunque, come ho scritto anni fa in un altro blog di Max, io non ho problemi in orizzontale (anzi!) ma in verticale!!!

Il mio facebook è: http://www.facebook.com/paak.gianpiero.cavallo