Buongiorno a tutti, io sono una delle fortunate con un corpo normo-funzionante e questa iniziativa di love ability mi pare stupenda. ricordo ancora quando, dovevo avere sui 16 anni, dovetti andare in una clinica a trovare mio zio che aveva appena fatto un’operazione chirurgica e cosa trovo in reparto? Una dozzina di persone stabilmente in carrozzina per svariati motivi (in particolare un giovane incidentato che attirò la mia attenzione). oibo’! Ho pensato: ma dove sono questi di giorno? Se ce ne sono tanti qui nel mio stesso isolato e per strada, non ho mai visto nessuno andarsene in giro in carrozzina? Si chiudono tutti in clinica perché’ si vergognano? Questo per dirvi che per tante cose che alla maggioranza possono sembrare “strane”, occorre semplicemente dare la possibilità di farci un po’ l’occhio.
Ma questo sito parla d’amore e co., quindi ecco la mia esperienza:
Il mio incontro “speziato” con un ragazzo cieco.
Qualche tempo fa mi recai con mio nonno a una mostra “al buio” ossia un bellissimo percorso attraverso le ricostruzioni di ambienti urbani e naturali, completamente al buio, accompagnati da una guida cieca dalla nascita che ci invitava a riscoprire l’utilità degli altri sensi per orientarci. Orala mostra è stata bellissima. Io ci vedo (per fortuna!) ma non potendo usare il “colpo d’occhio” per cogliere in un secondo la struttura di un ambiente, ho dovuto curiosare per bene e a lungo… toccacciando ogni superficie, ascoltando il rumore dei miei pugni sugli oggetti per capirne il materiale… la conoscenza di ciò che mi circondava era ora un’attività molto lunga e sempre piena di sorprese. Infatti, ho trascorso la maggior parte del tempo a rotolarmi per terra felice o a saltare sugli oggetti per abbracciarli e immaginarli meglio, più’ o meno come una bambina in ludoteca ahah.ma tanto nessuno mi vedeva! In tutto questo c’era la guida che non so davvero come, mi riconosceva dalla punta dei polpastrelli. Senza esserci mai conosciuti prima per giunta. Insomma lui sapeva quasi sempre dov’ero e per accompagnarmi tra gli ostacoli, così come faceva con gli altri, usava un tocco così delicato… io, ormai lo avrete capito, avevo ormai perso qualunque inibizione, al buio si può davvero fare quel che si vuole. Le mani di lui erano così discrete ma ferme, unite a una bella voce forte e sicura di se che proveniva da un uomo sicuramente alto.
Solo alla fine del percorso, ancora al buio, ci siamo scambiati qualche parola. Lui forse ha un po’ flirtato, o così mi è sembrato, ma c’eravamo “avvertiti” a vicenda già da parecchi minuti. Scopriamo che lui è sui 30 e io sui 20. non so dirvi cosa provavo in quel momento. Mi pareva un supereroe a essere così abile a muoversi nel buio, e questo mi trasmetteva un senso di sicurezza incredibile. Potevo persino abbandonarmi al buio, e lui mi avrebbe sostenuta. Insomma in breve io l’avrei baciato. Di sicuro. L’unico problema è che avevo mio nonno accanto! Quindi non se n’è fatto nulla e poi siamo usciti alla luce e tutti lo abbiamo visto, la guida dico.
Non corrispondeva per niente all’aspetto che ci si poteva immaginare. Alla vista era chiaramente un dis-abile perché’ indossava degli occhiali simili a due spessi fondi di bottiglia, decisamente poco stilosi. E poi era meno bello di quanto lasciasse sospettare la sua voce. Ma a me che importava? Per me lui era esattamente quello che mi ero immaginata al buio, non cambiava niente. Le emozioni che mi aveva trasmesso erano ancora vive e poi c’è il potere della prima impressione ahah insomma io non riuscivo a immaginarlo diverso da come lo avevo conosciuto fino a quel momento. mannaggia al nonno..e’ stato bello portarcelo ma se fosse andato un attimo ai servizi sarebbe stato meglio!
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