In questi giorni ho seguito un post sul gruppo di facebook love ability in cui una ragazza disabile cercava un devotee.
Per chi non lo sapesse i devotees sono persone che sono attratte sensualmente dalla disabilità… c’è chi ama le carrozzine, i gessi, le protesi, gli amputati eccetera.
Dopo aver letto i vari commenti tutti estremamente negativi, ho deciso di raccontare la mia esperienza che è tutt’altro che negativa. Si parla di perversione, malattia mentale, ma non sono assolutamente d’accordo! Per un disabile, il devotee può essere una cosa positiva e vi spiego perché. Non sono a conoscenza di devotees attratti da disabili mentali, perché al contrario di ciò che si pensa, hanno bisogno di un coinvolgimento totale quindi anche mentale e non solo fisico come la disabilità motoria.
Vi dispiacerebbe così tanto essere desiderati in tutti i vostri pregi e “difetti”?
Io ho conosciuto i devotees 10 anni fa girovagando sui gruppi di Yahoo, in cerca di nuovi incontri.
Mi sono presentata raccontando molti dettagli della mia disabilità proprio per attirare più persone possibili… e così è stato.
Ricordo ancora che il primo a scrivermi fu un uomo di 60 anni, che altro non era che il fondatore del gruppo, sposato con una moglie che era a conoscenza della sua mania e che molte volte si prestava a fingersi amputata pur di compiacerlo. Un uomo educato, gentile che mi spiegò molte cose sui devotee, alcune quasi inconcepibili che magari vi racconterò un’altra volta.
Tra i molti che mi hanno scritto, ho conosciuto un ragazzo di Padova con cui ho avuto una relazione durata tre mesi e poi finita una volta che i suoi genitori hanno saputo della mia disabilità.
In quei tre mesi mi è sembrato di vivere un sogno, lui apprezzava tutto del mio corpo ed io per la prima volta non mi sentivo a disagio a farmi vedere nuda. Diciamo che è disagio non mi ci sono mai sentita con nessuno, ma con lui era diverso perché sapevo di essere guardata per com’ero veramente. Per la prima volta c’era affinità dentro e fuori al letto! Mi presentava ai suoi amici senza l’imbarazzo che di solito vedevo sugli altri ragazzi. Mi portava ovunque con lui come una normalissima coppia. Non l’ho mai trovato perverso il fatto che provasse eccitazione nel vedermi nuda e tutta storta, anche perché nei suoi gesti sempre molto attenti a non farmi male negli spostamenti e nell’atto sessuale mi faceva comunque capire che teneva molto a me non pensando solo al suo pagamento ma anche al mio.
Lui è stato l’unico devotee con cui ho avuto rapporti sessuali, ma tra i miei amici ne ho molti e uno in particolare cui sono molto legata da moltissimo tempo perché ogni volta che ho bisogno lui è presente per consigliarmi e darmi la parola di conforto.
Le manie perverse sono di molti tipi e credo che i devotees non siano tra le peggiori perché in ogni caso rimane una cosa fra persone consenzienti. Molti disabili prima di giudicarli forse dovrebbero provare, naturalmente come si fa in qualsiasi rapporto valutando le persone che si hanno di fronte perché la mela marcia c’è ovunque.
Mirtha
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