marilena e carlo la foto

Mi chiamo Marilena, ho 44 anni, abito in provincia di Bologna e sono diversamente abile. Al momento del parto qualcosa va storto e a 6 mesi di vita mi venne diagnosticata la tetraparesi spastica da trauma ostetrico che ha compromesso in generale tutta la mia mobilità è soprattutto la parte sinistra del mio corpo. Ho frequentato le scuole pubbliche senza mai avere bisogno dell’insegnate di sostegno e nel 1987 ho conseguito il diploma di maturità: perito aziendale corrispondente in lingue estere (inglese e francese). Durante il periodo scolastico non ebbi mai problemi relazionali o d’integrazione, inoltre ne’ la maestra, ne’ i professori e ne’ i miei compagni di classe non hanno mai avuto atteggiamenti di pietismo o di favoritismo nei miei confronti.  Dopo pochi mesi dal conseguimento della maturità iniziai a lavorare come borsa lavoro, con mansione d’impiegata, all’Azienda USL del mio paese e dove venni assunta dopo due anni a tempo indeterminato. Nel 2007 decisi d’andare in pensione perché erano sorti grossi problemi relazionali con la nuova direzione dell’Azienda USL in quanto una donna disabile e per di più in carrozzina nei suoi uffici non era gradita. Approfittando di una riorganizzazione degli uffici e del personale, pensarono di trasferire le mie mansioni lavorative in un’altra sede di lavoro che era distante dal mio domicilio e nella quale erano presenti anche barriere architettoniche. Data la mia professionalità lavorativa, che avevo acquisito sia durante i miei numerosi anni di servizio e sia facendo numerosi corsi e concorsi, fu per me una grande e inaspettata umiliazione, fu una grande pugnalata alla schiena. Il lavoro era sempre stato per me il luogo dove potevo e riuscivo a realizzarmi, dove mi sentivo socialmente utile e dove fino a quel brutto momento là nessuno aveva mai fatto caso alla mia disabilità e alla mia carrozzina.

Il mio hobby preferito è navigare in internet e così un giorno entrai nella chat del sito Disabili.com e lì conobbi Carlo, il mio compagno, il mio più grande amore, la mia vita. Ci trovavamo tutte le sere in chat e fra noi nacque una grande amicizia.  Dopo qualche mese decidemmo di scambiarci le foto e i numeri del cellulare. Carlo voleva che c’incontrassimo ma io ero molto titubante nell’incontrarlo sia perché i chilometri di distanza che ci dividevano erano tanti dato che lui abitava in provincia di Venezia e sia perché anche lui come me era disabile, anche lui come me aveva la tetraparesi spastica così per 3 anni siamo andati avanti facendo lunghe chiacchierate, o in chat o per telefono, seguite da tanti sms. Finalmente io mi decisi e ci incontrammo per la prima volta nell’aprile del 2003, da quel giorno non ci siamo più lasciati. All’inizio le nostre rispettive famiglie non volevano che ci frequentassimo perché eravamo entrambi disabili e quindi secondo loro non poteva esistere un futuro di coppia per noi due. Entrambi fummo cocciuti come muli e ascoltammo solo ciò che ci diceva il nostro cuore e non ciò che ci dicevano i nostri famigliari. Per un anno Carlo ogni fine settimana arrivava a casa mia con la sua bell’auto e ci restava per due o tre giorni. Nell’estate dell’anno successivo decidemmo di provare a convivere da soli e ci prendemmo in affitto un monolocale, tutto andò liscio così nel 2005 Carlo si trasferì definitivamente da Venezia a Bologna. Cinque anni fa coi nostri risparmi ci siamo comprati una casa più grande e l’abbiamo adattata alle nostre necessità.

Devo ammettere che prima di conoscere Carlo sognavo d’incontrare ad un uomo normodotato che potesse aiutarmi nei miei bisogni e lungi da me il pensiero di mettermi assieme ad un uomo disabile perché non volevo sommare i miei problemi a quelli suoi, sarebbe stata una convivenza troppo complicata ed invece dopo aver conosciuto Carlo le miei idee ed il mio modo di pensare cambiarono. Ci aiutiamo a vicenda, non ci manca niente, viviamo sereni e facciamo tutte le cose che fanno le persone normali, sesso compreso.

Prima di conoscere Carlo io avevo avuto poche perché tutti gli uomini che conoscevano vedevano in me solo un’amica da proteggere. La prima volta che ho fatto sesso avevo già 33 anni e lo feci con un mio coetaneo normodotato di cui m’ero invaghita. Con lui fu solo una storia di sesso e nulla di più. Lui mi diceva che provava per me una una grande attrazione fisica e nulla di più. La nostra storia durò qualche mese perchè lui si stancò di me e dei miei limiti fisici che non mi permettevano di variare le pose sessuali. Questa storia di solo sesso è stata un’esperienza che mi ha aiutata a sbloccarmi completamente nei rapporti con il sesso opposto.

Il mio cuore battè forte nell’estate del 1996, avevo 28 anni ed era la prima volta che andavo in vacanza al mare da sola in un centro specializzato ed attrezzato per accogliere persone disabili. Appena i miei lasciarono là da sola iniziai a scorazzare con la mia carrozzina per tutto il centro finchè arrivai alla spiaggia privata dove incontrai un operatore mio coetaneo. I nostri sguardi s’incrociarono e non smisero d’incrociarsi per ben 30 giorni, non perdevamo mai l’occasione di stare insieme, mi riempiva di mille attenzioni e così mene innamorai. Io avevo paura a confessargli i miei sentimenti perché essendo disabile temevo il suo rifiuto ma fu lui a fare il primo passo e mi disse che gli piacevo. Fu il primo uomo che ricambiava i miei sentimenti e fu il primo uomo che mi baciò. Ero felice e per la prima volta mi sentì una donna. Poi arrivò il giorno del mio ritorno a casa, continuammo a sentirci per telefono ed a vederci ogni tanto finchè dopo un anno lui mi disse che io mi meritavo un uomo diverso da lui e che non dovevamo più ne’ rivederci e ne’ risentirci. Soffersi molto per questa sua decisione. Fra di noi non ci fu ma sesso ma ci legò un sentimento molto forte e io non dimenticherò mai.