Foto di Mirtha e Giuseppe

Mi chiamo Mirtha sono nata nel 1975, affetta da SMA fin da quando avevo sei mesi. Non amo molto parlare della mia disabilità perché non l’ho mai ritenuta un ostacolo per la mia vita, non avendo mai vissuto una situazione diversa dalla carrozzina, questa è la mia normalità. Quando dico normalità, mi riferisco proprio al fatto che fino ad ora nel vivere la mia vita non mi sono fatta mancare proprio nulla pur avendo grosse difficoltà motorie.

Nasco da una famiglia di vignaioli friulani, i quali ringrazio di non avermi mai tenuto nella bambagia come succede molte volte ai disabili, perché grazie a questo ho imparato che quando voglio una cosa, il modo di ottenerla si trova sempre. Ho avuto qualche difficoltà a relazionarmi con l’altro sesso, perché ero certa che nessuno mi avrebbe guardato come una donna “normale”, ma sbagliavo. Fino a 23 anni sono stata convinta di questo, ma poi grazie a Internet ho scoperto che mi sbagliavo e che anch’io potevo essere amata e ammirata come donna. La chat mi ha dato modo di farmi conoscere veramente per com’ero e non per come apparivo, ma soprattutto scopri i desideri che avevo represso fino a quel momento. Scoprire che gli uomini si eccitavano con me, fu una grande sorpresa e piano piano mi fece acquistare fiducia in me stessa. Nei sette anni successivi ho avuto moltissimi incontri sessuali con cui mi sono divertita senza tabù e traendone sempre il massimo piacere e soddisfazione. Non avendo possibilità di soddisfare le mie voglie sessuali da sola, cercavo chi lo facesse per me. Ragazzi più giovani, uomini più vecchi con grande esperienza, uomini sposati, fidanzati… mi mancano le donne.

Mi è capitato raramente di incontrare un uomo solo per una notte… di solito li rivedevo finché non trovavo un sostituto migliore. Vi chiederete, dove e come incontrassi questi uomini? Ho avuto in regalo dalla mia famiglia un piccolo appartamento, aggiungeteci una badante fidata che mi sono andato a cercare fino in Brasile… ma questa è un’altra storia che vi racconterò un’altra volta. La mia autostima è cresciuta lentamente, finché ho capito che ero io per prima che dovevo sentirmi donna per essere vista in questo modo anche dagli altri. Prendendo più fiducia in me stessa, ho cominciato a vestirmi in modo più femminile, minigonne, magliette scollate… anche i miei modi di pormi verso gli altri sono cambiati, determinato, maliziosa, provocante. Poi è arrivato Giuseppe, l’uomo con cui convivo da cinque anni. L’ho conosciuto grazie alla mia “sorella nera” (la badante Anna che è come da dieci anni) che ci giocava a domino su Internet. Conoscendo lei i miei gusti in fatto di uomini, continuava a dirmi che quest’uomo mi sarebbe piaciuto, così una sera me lo passò al telefono, ed eccoci qui sette anni insieme.

Dal Friuli, mi sono trasferita felicemente in Liguria per amore, dove ho aperto anche una mia attività molto intrigante un sexy shop! 500 parole sono troppo poche per raccontare tutto ciò che ho combinato, vi racconterò i dettagli un po’ alla volta…