Sarebbe stato troppo scontato inserire nel titolo la parola disabile (o suoi affini), io più che diversamente abile o diversabile, termini che aborro, mi sento ugualmente donna con tutto ciò che ne consegue.
Per anni fin da bambina inizi a sognare come sarà il tuo principe azzurro: avrà gli occhi azzurri? Sarà alto? Romantico? etc.
Ci si sente inadeguata:<<chi vuoi che mi voglia conciata così?>>, non capendo che il termine “conciata” non si deve riferire alla disabilità bensì al nostro look, lapalissiano, infatti, che se ci vestiamo da monaca di Monza nessun uomo sano di mente ci proverà con noi e non c’è disabilità che tenga!
Facciamo quindi spazio nel nostro armadio a scollature, vestitini e “mettiamoci in testa” un bel taglio di capelli che ci faccia risaltare, brillare: ogni donna anche quella con più difetti può diventare gradevole con qualche accortezza.
Il più potente elisir d’amore che possiamo somministrare a un uomo però risiede nella gestualità e nella personalità: ogni uomo non sa resistere a una donna intelligente e dal carattere carismatico.
Da evitare con cura l’atteggiamento “amica del cuore “, perché come diceva il buon vecchio Max Pezzali: “Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente, mai non vorrai rovinare un così bel rapporto” e lo stesso vale per gli uomini: essere accoglienti, morbide e pronte all’ascolto ma fino ad un certo punto è meglio mettere subito in piazza il proprio interesse o la va o la spacca a mio avviso, altrimenti si rischiano cottarelle a senso unico pluridecennali con risultati tragici. Io credo che rischiare sempre sia meglio che non averci mai provato: un rifiuto può fare molto male, ma lo si supera senza rimpianti, mentre un “chissà come sarebbe andata se..” è un interrogativo infinito che può farci soffrire molto di più.
Sicuramente di grande aiuto sono le chat o i forum che pongono l’accento su l’aspetto caratteriale più che visivo, ma non sono da ritenersi l’unica via.
Per trovare una persona adatta a noi, occorre una buona dose di autostima miscelata a gran fortuna e molteplici interessi: più ne avremo, più sarà probabile incontrare il nostro “lui” o “lei”. Tutte queste cose le dice una che è zitella acida da mooolto mooolto tempo, ma che non si è mai preclusa nulla, rischiando anche un bel: ”Che cacchio vuoi non mi piaci vattene”.
Non bisogna dar troppo ascolto alle voci dei famigliari che ti dicono: ”Non uscire con lui, chissà che vuole da te”, si sa i parenti godono nel vederci sofferenti e per i genitori rimaniamo eterni bambini, l’unica cosa da fare è seguire il nostro istinto e le nostre sensazioni.
Le donne solitamente (anche se non tutte) hanno una visione più romantica del rapporto a due: si da importanza al sentimento e alle sensazioni provate con la persona amata, ciò può portare a precludersi del buon sano sesso fine a se stesso, cosa che gli uomini sanno vivere molto più liberamente senza farsi troppi film.
Una storia d’amore potrebbe, infatti, nascere anche da una forte intesa sessuale, d’altronde se si ama qualcuno, ma all’atto pratico si scopre essere quest’ultimo un pessimo amante, tutto il romanticismo posseduto in partenza da noi donne va a farsi friggere.
Prima di desiderare di vivere un amore o un’esperienza sessuale, ho sempre creduto fosse essenziale imparare a conoscere il proprio corpo, solo amandoci da noi stessi e scoprendo la nostra fisicità possiamo iniziare a dare piacere a un altro essere umano. Credo poco alle donne che dicono “io non mi sono mai masturbata” o ancor peggio inorridiscono alla sola idea. Questa reticenza nel parlarne è frutto di stereotipi ossidati che vogliono la donna come spettatore passivo e anestetizzato nel gioco dell’eros, volto solo al piacere maschile.
Personalmente non nego di praticare la masturbazione, con gioia direi e qualora avessi un partner stabile, non smetterei di certo, conoscere me stessa e darmi amore è molto più importante che riceverlo. Il sesso è come il “Gratta e vinci”: un giorno potresti sbancare e arrivare in paradiso, gli altri riprovi ottenendo risultati diversi ma altrettanto appaganti, talaltri giorni non vinci nulla e ti senti insoddisfatta!. C’ESTLA VIE!
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