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Ciao a tutte,

Io sono Nicola, ho trentacinque anni, vivo in provincia di Catanzaro. Affetto da atrofia muscolare spinale tipo III, in carrozzina dall’età di tredici anni.

Sono avvocato, ho uno studio legale tutto mio, autore di numerose pubblicazioni giuridiche sulle più note e autorevoli riviste di settore, affidatario di diversi progetti di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università della Calabria. Pubblicista per conto de “Il Sole 24 Ore”.

Forse un po’ banalmente, da ragazzo credevo che avrei potuto cambiare la mia vita, spezzare i pregiudizi e riscrivere le regole del gioco, con lo studio. Ho sempre cercato di essere il primo in tutto, solo per dimostrare che una sedia a rotelle non basta per annientarmi, solo per avere l’apprezzamento della gente. Di successi ne ho avuti molti, ma questo spesso non basta per conseguire una perfetta integrazione sociale. Soprattutto, essere accettato dagli altri non è più la mia priorità, finalmente non ne sento più la necessità, vivo la mia vita così com’è, ora i miei diritti me li prendo senza aspettare che gli altri me li concedano.

Sono dolce e molto romantico, d’indole tranquilla e pacifica, divento un “diavolo” solo se gli altri mi mancano di rispetto o mi trattano con arroganza, ma fortunatamente non succede molto spesso. Ho diversi interessi, mi piace leggere, andare al cinema o al teatro. Apprezzo la buona tavola, come si può intuire dalla mia foto. Sarebbe bello viaggiare, ma aerei e treni sono ancora poco accoglienti per persone con handicap, tuttavia, spero di poter recuperare in futuro.

Ho avuto le mie esperienze sessuali, anche se in età piuttosto avanzata. Avrei voluto farlo per amore, ma sconfortato dall’indifferenza e dai pregiudizi, sono stato costretto mio malgrado ricorra al sesso mercenario. Non vado fiero di questa scelta, ma nemmeno mi vergogno. Sono stanco delle escort e desidero da sempre un amore vero che possa essere il mio centro di gravità permanente. Sogno una compagna e dei figli.

Sapete, la mia è una patologia a trasmissione autosomica recessiva, questo significa che posso concepire dei figli sani. Sarebbe grandioso essere padre! La mia priorità, però, rimane quella di regalare la mia esistenza a una ragazza, condividere tutto insieme con lei, vivere in nome di ciò che ci lega. Credo che l’amore sia l’unica cosa che possa giustificare la vita, darle un senso. So che da qualche parte esiste la mia metà, per questo ogni sera le auguro “buona notte amore mio, ovunque tu sia”.

In passato ho avuto le mie cotte, ma quando ho manifestato i miei sentimenti, scrivendo lettere appassionate o regalando rose rosse, sono stato puntualmente respinto, a volte con delicatezza, più spesso con indifferenza o disprezzo. Una volta ho regalato cento rose rosse a una ragazza. Mi ha risposto dopo un mese di assordante silenzio, la sua e-mail diceva solo un laconico e triste “grazie per il gesto apprezzabile”. Mi rifiutò con la classica bugia di essere già impegnata. Non ho mai capito come si possa definire “apprezzabile” un fascio di cento rose rosse a gambo lungo. I misteri della vita!

Più di una volta mi è stato detto che avrei dovuto imparare a controllare i miei sentimenti, reprimerli e soffocarli per non subire l’onta del rifiuto, ma io penso che i sentimenti siano fatti per essere espressi, per uscire fuori alla luce del sole. Ci sono voluti decenni per lasciarmi andare alle emozioni, per piegare le mie paure, per aprirmi alla forza impetuosa dell’amore contro ogni convenzione sociale e ogni odioso tabù. Mai più impedirò al mio cuore di battere.

Il suo Facebook Nicola