disegno di donna

Non ho mai guardato facebook come una specie di caccia al fidanzato e non lo vedo tutt’ora così. Facebook è sempre stato uno scambio di pensieri e chiacchere tra amici. Una sera di noia mortale stavo guardando la bacheca di un amico poliziotto appassionato di moto cross, scorrono le foto e il mio cuore si blocca su di lui. Un sorriso stupendo, gli occhi ridevano, la prima cosa che ho pensato è stata che aveva la luce in quegli occhi. Gli chiesi l’amicizia senza sapere che era in sedia a rotelle. Non guardo mai le foto. Me l’accetto e ci scambiammo prima messaggi in chat e poi il numero di telefono. Lui mi chiese se avevo visto il suo stato dissi di si e che non cambiava il fatto che era bellissimo. La luce nei suoi occhi c’era ed era grande.

Sono passati i giorni fino a che il 14 di novembre ero in un centro commerciale e mi chiamò: “Dove sei? A Gravel e tra 20 minuti sono li. Incredibile, il ragazzo con cui ci siamo detti ti amo prima di conoscerci, stava arrivando da me. Si stava facendo 260 km x me.

Quando lo vidi ricordo di aver sentito un nodo in gola e baciarlo senza nemmeno pensare che lo stavamo facendo davanti a centinaia di persone.

Ho avuto molto dalla vita, ho un buon lavoro, faccio l’hostess per la svizzera e mai mi sarei vista condividere la mia vita con un ragazzo con tante difficoltà. Eppure mi sono innamorata di lui dolcemente, di un amore bellissimo, fatto di complicità, allegria e di momenti seri anche di pianti per la lontananza e di tanto amore e sesso. Si, molto, come una normale coppia. Ed era bello l’amore che portavamo dentro, era grande. Siamo stati insieme per solo 6 mesi. Un giorno mi disse che preferiva troncare. Il mondo mi è crollato addosso, avevo davvero donato la mia vita. Non mi importava non fare certe cose. Quello che con lui riuscivo a fare era straordinario e mi bastava. Ho pianto tutto ciò che avevo ogni giorno, ogni notte era lì, il mio amore che aveva deciso di proseguire senza di me. Disse di averlo fatto per me, proprio perché mi amava troppo. Già, ma le notti erano un incubo.

Lui è lontano io resto qui. Ora sto meglio, anche se ho passato un anno molto brutto per riuscire a farmene una ragione. Ha preso la sua strada ed io ho di lui ho una lettera che mi scrisse il giorno di San Valentino, la conservo sul camino e lì con le sue parole meravigliose con tutto l’amore che c’era… ancora adesso quando la leggo scende sempre una lacrima. E’ dentro il mio cuore. Ho voluto una cosa perché so che voglio che faccia parte di me x sempre: sul collo ho tatuato le sue iniziali, le accarezzo a volte e mi chiedo che effetto mi farà nel rivederlo.

Da allora non ci Siamo più rivisti, sentiti si e forse lui ha dimenticato, io no. Conservo il suo profumo, le emozioni grandi dentro di me. Ho paura nel rivederlo ma so che quel che c’è stato è stato grande e la lontananza, la sua fretta ha distrutto tutto. Avrei lasciato il mio lavoro senza rimorsi e avrei cercato qualcosa vicino a lui, ma non ho potuto farlo.

Ho tanti ricordi di giorni passati insieme, tutto era naturale, aiutarlo, baciarlo, dirgli ti amo appena sveglie e fare l’amore. Rimanere ad ascoltare il suo respiro. E’ l’amore più grande che mai più so ritroverò. Ti accorgi che sei disposto a donare la tua vita per lui ed io lo avrei fatto, lui lo sa, rimane un affetto grande, anche se per me l’amore  non finirà mai. Cerco di vivere con questa cicatrice nel cuore. Ho passato lunghi periodi da sola e lo sono ancora adesso. Forse capiterà di sentir ancora il cuore battere ma non lo credo più. Resta la paura di aprirlo e di dover stare male ancora. L’ho amato? Tanto! Com’era vivere con lui? Era la vita stessa, era vivere capire cosa voleva davvero vivere. Tutto aveva un sapore diverso e quando il sogno si è rotto ho ripreso la mia vita ma nulla è stato più come prima. La mia vita è stata lui e queste iniziali che accarezzo ora me lo ricorderanno per sempre.

A.S. SONO ESISTITI ED È STATO IL SOGNO, TUTTO CIÒ CHE DESIDERAVO.