Io sono Clelia e sono diversamente abile dalla nascita, ho subito un trauma da parto sono nata precoce mancava una settimana al sesto mese, eravamo due gemelle, e la mia gemella è morta 24 ore dopo il parto, a me è stata diagnosticata la tetraparesi spastica con distonia e iper tono muscolare alle età di un anno poiché si sono accorti che non avevo un buon equilibrio.Nonostante tutto da quando mi hanno diagnosticato la mia patologia, ho avuto 31 anni di vita assolutamente normale, sono proprio cresciuta con l’idea che per vivere ed essere felice non bisognava necessariamente sculettare. Tirando un po’ di somme, ho un passato un po’ complicato per dinamiche famigliari un po’ ostiche però questo mi ha dato lo stimolo per essere combattiva. Ho frequentato la scuola dell’obbligo fino alla terza media in scuole normali, per le superiori ho dovuto ammorbidire la mia ostinazione e propensione alla normalità e frequentare la scuola di segreteria d’azienda al don gnocchi di Milano per problematiche legate al mancato sostegno obbligatorio che era vigente all’epoca, scontrasi alle età di 14 anni in piena età adolescenziale non è facile, anche perché sono i cosiddetti “ambienti protetti” a penalizzare di più la tua persona e ghettizzarti di più. Io mi sono rimboccata le maniche, ho studiato dimostrato che essere disabili non significa essere stupidi, non sono laureata perché finite le superiori ho trovato lavoro come impiegata amministrativa nel settore informatico del comune di Cinisello balsamo. Possiedo una bella casa che mantengo, ho una famiglia bella che ora gode di un po’ di serenità.
Essendo impiegata a part-time e stando spesso su internet, e conoscenze sono diventata Vice presidente di un’associazione che si occupa di TEMPO LIBERO per disabili fisici di nome Noha Nuovi orizzonti Handicap e tutto quello che ho in testa in futuro, Sperando di riuscirci prima o poi e far si che la Noha e il suo spirito possano diventare realtà di vita.
Non credo mi manchi nulla, a livello di testa, cuore, spirito. Voglio solo vivere e far capire che essere disabili significa avere abilità differenti e questo non può esimermi dall’avere una vita affettiva che a oggi e ciò che mi manca di più.
Sono circondata da tanti amici, ho una vita sociale molto attiva, e nonostante questo non riesco a far comprendere il bisogno e la voglia di un affetto, di un amico intimo, c’è troppa protezione intorno a me ed è l’unica cosa che non reggo più.
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