“Ciao, il mio nome è Francesco, ho 48 anni e sono diventato sordo pochi giorni dopo la nascita ma i miei non se ne accorsero. All’età di 4 anni ancora non sapevo parlare. Non ho ricordi diretti di quel periodo. Molti anni dopo vidi le foto di un bambino dall’aria perplessa chiuso in una gabbia o tenuto al guinzaglio. Quel bambino ero io. Finalmente un medico sospettò che non sentivo normalmente. Gli esami successivi stabilirono che la probabile causa della sordità era un farmaco che aveva leso irrimediabilmente i nervi uditivi. Avevo ormai 5 anni quando iniziai un lavoro di recupero che mi ha permesso di imparare a parlare così bene che spesso gli altri si dimenticano che sono sordo. Prima le protesi, poi gli esercizi di ortofonia, poi la scuola e le prime letture. Ho proseguito gli studi fino all’Università e mi sono laureato in Scienze Politiche. Lavoro a Milano e vivo da solo in un comune dell’hinterland.
Sono eterosessuale e single. Non professo nessuna religione, sono vegetariano, rispetto gli animali e mi stanno simpatici i gatti. Ho molti interessi: lettura, cinema, arte, viaggi e attualità. Non pratico nessuno sport ma mi piace camminare. Per anni ho fatto volontariato in un’associazione fra sordi e udenti. Le mie aspirazioni sono scrivere un libro che ho in mente, diventare un buon fotografo e fare un viaggio romantico. Dove? Lo deciderò con la mia partner ma prima devo trovarla. Sono di statura media e corporatura normale, ho capelli castani brizzolati e occhi castani. Porto protesi acustiche e mi aiuto con la lettura labiale e una buona padronanza dell’italiano. Porto anche occhiali da vista ma mi sono fotografato senza per evitare che i riflessi sulle lenti nascondessero lo sguardo. Godo di buona salute, non fumo, bevo moderatamente e preferibilmente in compagnia.
Dicono che ho un carattere forte ma io mi sento fragile. Sono sensibile, generoso, leale con gli amici e civile con gli altri. So ascoltare, ho la capacità innata di sdrammatizzare con un sorriso e non mi perdo d’animo neanche nei momenti più difficili. Sono solo da tanti anni e non ho molte occasioni per fare conoscenze. Gli amici di un tempo si sono allontanati, l’associazione non c’è più e la timidezza non mi aiuta. Ci ho provato in qualche sito di dating on line ma mi sono accorto che scrivere di essere sordo fa un effetto molto peggiore che nella realtà. Molte persone sono insicure e classificano gli altri in base a etichette. Certo devono pensare: “Sei sordo? Allora vali di meno. Perché dovrei conoscere proprio te? Merito di meglio.” Naturalmente non ammetteranno mai di pensare così e scrivono semplicemente: “Non sei il mio tipo”.
Non mi capita mai di parlare di me, dei miei bisogni e dei miei desideri. L’esperienza mi ha insegnato ad andare oltre le apparenze e a cercare sicurezza non solo nella bellezza o nella salute ma anche nei gesti e nei sentimenti. Niente è più rassicurante di un gesto dettato da un moto generoso dell’animo. A volte una parola gentile mette di buon umore tutto il giorno. Però non basta. Quando si è soli si sente che manca qualcosa. Cosa mi aspetto da questo sito? Non mi faccio troppe illusioni ma nel cuore ho la speranza di trovare una partner sensibile e intelligente con cui condividere il futuro. Dietro la mia timidezza si nasconde un animo sensuale, e a chi sa ricambiare un sentimento di amore dò la mia fiducia. Dopo l’amore la cosa più importante in un rapporto è proprio la fiducia: quel legame solido e impalpabile che fa sentire sicuri quando si è insieme ma anche quando si è lontani.”
Grazie e ciao,
f 🙂
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