gambe incrociate

DESIDERIO. (monologo) Ho già scritto di me, ma solo una parte. Troppi pensieri affluiscono nel fiume dell’essere. Ho parlato della mia storia, di cosa ho avuto e di quello che mi manca. Vorrei scrivere tutto quello che mi passa per la mente. Beh non proprio tutto o quasi.

L’amore. L’amore è qualcosa che percepisco ma non l’ho mai fatto. È UN SENTIMENTO Provato riprovato, ma mai fino in fondo. Non ho mai toccato il cielo con le punte delle dita. Ho sentito caldo, la mancanza del respiro, e le parole balbettate dalla vergogna. Mi sono dichiarato solo due volte. Tutto fallimentare. La mia era un emozione incredibile, sempre respinta. Cosi cado nel dirupo della disperazione affilando le armi della speranza. Poi tutti mi dicono : arriverà. Certo arriverà.. ma le voglie di un ventenne, di uno studente con molta voglia di vivere offuscata dalla solitudine e dalla mancanza d’amore è inquietante.

Ci sono giornate in cui non posso pensare ad altro. E alla fine lo strapiombo della sera è li ad aspettarmi per farmi tornare a desiderare di spaccare le porte per uscire, fare conoscenze e magari chiedersi se potessi proprio in quella sera conoscere la persona giusta. Sono un artista, ho molta fantasia lo ammetto. Maledico a volte la non sensibilità delle persone. Mi infurio con la mia poca espansività. Certo non è che posso fermare una ragazza per strada e chiederle : vuoi conoscermi.??? Non ho la faccia tosta di un sedicenne privo di peli sulla lingua. Ma quali sono le strategie? Strategie un corno. Qua è tutta una botta di culo. È come puntare alla ruolette. Punto sul nero o sul rosso.? Alla fine trovi quel periodo in cui non vinci niente. Beh se volete saperlo, questo periodo un po’ è trascorso. Mi chiedo quando la pallina bianca che scorre sui numeri si posi su quello puntato da me. Certo la fortuna è bendata è cieca. Tutte le rappresentazioni allegoriche ,in storia dell’arte, la apprestano cosi.

Maledetti gli artisti !!! Maledico anche me. Neanche essere artista aiuta a far innamorare. Forse è meglio che mi trovi un altro mestiere? Non credo. Esco di sera , il problema è sempre li alle porte. Non ho quel coraggio nel dire a una ragazza: posso offrirti da bere e fare due parole? Insomma come nei film. Ma la vita, la commedia umana la comedie humane di Balzac non è un film. Sono io un tipo difficile forse?? Si ok. Ammetto di avere dei gusti molto limitati. Però se una ragazza mi volesse bene chissenefrega i gusti no. ? Credo che il problema non sia tanto mio. Quanto della gente. Ormai c’è sempre pochissima gente che guarda all’interezza della persona. Trovare una fanciulla che non si limiti all’ esteriorità è come andare a cercare l’oro nel klondike. Bisogna cambiare miniera, forse, o smettere di cercare l’oro?

Allora mi avvento sulla musica. Canto, suono. Getto fuori la mia anima. Le note mi avvolgono le vene e l’ armonia mi schiude la mente. Non mi serve la droga, io ho la musica. La passione è fortissima. Cosi come il dipingere. Queste due passioni sono le mie valvole di sfogo. Come se aprissi la finestra quando mi manca l’aria.

Per quanto riguarda il sesso, poi, tutto tace. Cioè non proprio. Sento che mi verrebbe da gridare. Gridare perché ho anch’io le mie pulsioni erotiche. Freud aveva ragione. Eros e thanatos. Amore e morte. È un continuo conflitto. Ho avuto due o tre momenti nella vita in cui avrei voluto baciare la ragazza che mi stava di fronte, ma avevo paura di perderla come conseguenza. Poi non fa niente se l’ho perse veramente, nel senso che abbiamo rotto anche quella poca amicizia che c’era. Ne avrei proprio voglia. È strano. Tutte le cose che non conosco mi fanno paura, questa di meno. Non so. Sarebbe la via della libertà. La consapevolezza di non essere all’oscuro di emozioni che provano tutti o la maggior parte della gente che respira credo. Lo fanno gli animali, i fiori (a loro modo) chiunque essere. L’idea di questo, a volte, mi fa pensare di essere un “non essere”. Oppure di essere egoista nel non poter donare un amore passionale a nessuna. Mi sento estraniato dal mondo. Un diseredato a cui non è permesso di fare quella determinata cosa perché recidivo. Insomma che amarezza.

C’è stato un periodo, quest’anno, che volevo a tutti costi provare a farlo con una escort. Ma come facevo a tenere tutto all’oscuro dei miei? Cosi si è scoperto. Ne abbiamo parlato del mio bisogno; ma tutto è andato in pane e acqua. Mi ero anche informato, annotato qualche telefono di signorine , le ho scritto anche qualche messaggio per sapere i costi e se volevano parlarne ma tutte le volte mi sembrava di essere un peccatore, un delinquente che sarebbe entrato in un baratro da dove non sarebbe più uscito. Cosi tutto fumo e niente arrosto. Tutto fumo. Fumo negli occhi.

La vista si annebbia e tutto torna come prima, con la bocca asciutta, e il sapore amaro della quotidianità.

NICOLA

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